In ricordo di Michele Olivari (1949-2022)

 

 

 

 

 

 

 

 

È venuto a mancare Michele Olivari, noto studioso e ricercatore dell’Ateneo pisano. D’origine genovese, nasce in una famiglia di sentimenti antifascisti, il padre è un attivo repubblicano. Arriva a Pisa alla metà degli anni sessanta distinguendosi subito per gli studi storici e umanistici e partecipando attivamente alla vita del movimento studentesco. In quegli anni di studio si appassiona alle vicende della Guerra civile spagnola (1936-39) discutendo una tesi con il professor Mario Mirri proprio sul ruolo dell’anarchismo iberico di quel periodo. La radice di questi primi interessi nasce anche da una scelta di impegno civile e politico nel movimento libertario: infatti, Michele, su impulso di alcuni anziani militanti anarchici genovesi, si è avvicinato giovanissimo al movimento e a Pisa ha iniziato a frequentare assiduamente la sede storica di via S. Martino 48, sopra la vecchia sede della Pubblica assistenza. Lì incontra personaggi come Cafiero Ciuti, Nilo Capocchi, Armando Ghelardoni, Renzo Vanni e altri della vecchia guardia di cui sarebbe lungo fare l’elenco. Michele è tra quei giovani che diventano protagonisti delle lotte rivendicative studentesche del biennio 1968-69 distinguendosi in particolare nelle battaglie antifasciste. È nel gruppo di questi giovani che Michele incontra e conosce Franco Serantini. Negli anni poi, anche dopo la laurea, Michele non farà mai mancare il suo supporto alle attività degli anarchici, come quando nel 1979 verrà fondata la Biblioteca Franco Serantini di cui sarà sempre un sostenitore. Fine e appassionato studioso si specializza sulla storia della Spagna moderna, numerosi sono i suoi saggi e libri sull’argomento, ne ricordiamo uno tra i più significativi, «Fra trono e opinione. la vita politica castigliana nel Cinque e Seicento» (Padova, Marsilio, 2002). Amato dagli studenti, lo si incontrava spessissimo alla Biblioteca della Scuola Normale Superiore immerso nella lettura e nello studio sempre disponibile per una chiacchierata di approfondimento sia di ambito storico che sull’attualità. Avremo tante altre cose da dire sulla sua persona, dolce, umile, onesta e passionale, ma il dolore per la sua scomparsa in questo momento è troppo grande per raccontare una vita così intensa come quella di Michele.

Ci associamo al dolore dei familiari e degli amici,

la Biblioteca Franco Serantini, l’Associazione degli amici della Biblioteca F. Serantini e la casa editrice BFS

 

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